sabato 19 novembre 2011

X FACTOR 5: scempio della musica emergente




OK non facciamo demagogia. ma un articolo per commentare lo scempio televisivo di X FACTOR deve essere scritto e pubblicato. 17 novembre: la prima del nuovo X FACTOR 5. cambia la piattaforma, da pubblica a privata passando su Sky, l'impero televisivo del decaduto dinosauro Murdoch. I dati AUDITEL parlano di uno share 5,56% verso le ore 22 di sera con un totale di 808.000 ascoltatori. Sicuramente cifre importanti per uno show che da un anno con l'altro passa da una tv di stato ad un'emittente-piattaforma completamente privata e per gli abbonati. 
Prima serata. 3, 2, 1 via al pietoso show messo in campo dalla produzione con una giuria che tanto ricordava quella di alcuni film di Don Camillo e del suo acerrimo nemico rosso Peppone. E pensare che fra quei banchi c'è un grande musicista come Elio, che ancora qui in casa KIK LIVE ci stiamo chiedendo PERCHE' SI E' VOLUTO SVENDERE andando a presiedere la giuria di un teatrino che nulla ha a che fare con la musica emergente che tanto lui sosteneva quasi 10 anni fa. il tempo passa le persone cambiano ma i soldi no. Questo sta alla base del successo di questo teatrino, contornato da sfarzosi manager di case discografiche pronte ad accaparrasi l'artista più commercialmente parlando, appetibile.
Commerciale. Ecco dove si è ridotta la musica italiana e non solo. Si parla tanto di incentivare i giovani e di spingerli verso le tradizioni musicali del nostro paese, ma la realtà dei fatti è che tutti i ragazzi che imbracciano una chitarra o tengono in pugno delle bacchette guardano sempre oltre i confini nazionali, nella speranza di scorgere nel cielo qualche stella cadente che possa guidarli verso la notorietà e il successo. Un successo che i nostri ragazzi si meritano, per l'impegno e per le proposte artistiche spesso intraprendenti, innovative e accattivanti.
Ma continuiamo a parlare della trasmissione. IN PARTE A ELIO (unico che possiamo chiamare musicista) troviamo un Morgan, ormai fantasma di se stesso e della droga che consuma. un ottimo esempio per la televisione e per i giovani artisti. Troviamo in parte a lui, la bambola di pezza ARISA, che ha fatto della sua mancanza di autostima e della sua moda "sfigata" il suo marchio di fabbrica. cantando la canzone "Felicità" è riuscita ad inserirsi nel mondo della musica. Infine, ma non meno importante, parliamo della Ventura che faceva meglio a tornare a dirigere la produzione dell'Isola dei Famosi piuttosto che occuparsi di musica. 
Parliamo ora dei ragazzi che si sono susseguiti sul palco. Alcuni dei nostri hanno osservato la trasmissione con attenzione e ci sono ragazzi e ragazze che hanno delle ottime qualità artistiche, ma risultano asettiche e prive di ogni minima emozione e pathos artistico. Proprio dei veri pupazzi comandati a bacchetta dalla produzione e dalla regia. Sembrava che gli errori fossero studiati. Sembrava che perfino l'atmosfera musicale era tutta finta. Pur trattandosi di persone vere che cantano. Incredibile cosa una telecamera e una produzione possa fare.
Concludiamo chiedendo una domanda a tutti voi: è questa la vera musica? è questa la musica emergente ed è questo il modo di promuoverla e di dare una speranza ai giovani artisti italiani? il nostro punto di vista lo avete letto. ASSOLUTAMENTE NO!

2 commenti:

  1. Concordo in pieno...purtroppo in Italia funziona così...
    La Ventura non capisce una sega di musica (o meglio, deve capire che se ti piace la musica non vuol dire che ne capisci), Arisa non ho ancora capito a chi lo ha ciuppato, Elio in fin dei conti è l'unico che prova a far qualcosa per i giovani (vedi esempio quello dell'anno scorso)...
    ciao grandi

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  2. leggere questo articolo avendo sottofondo della reale musica underground, è T O T A L E!!!
    Tutte queste cose (xfactor, amici & co) dopo un tot di edizioni dovrebbero chiudere i battenti.
    Ce ne sono di ragazzi davvero talentuosi e meritevoli che si fanno un culo immenso al di fuori di quei talent-show, il problema è che non se li caga quasi nessuno finché non diventano "famosi"

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