giovedì 24 maggio 2012

Il Cervello di Jack presenta "Miele"

La copertina del primo CD del Cervello di Jack
Dopo tantissimi sacrifici, ore ed ore di sala prove, giornate e mesi passati chiusi in una stanza a produrre, scrivere ed inventare, il Cervello di Jack rompe gli indugi e il 26 Maggio 2012, al Latte+ di Brescia, insieme ad altre band underground presenteranno il loro cd. 
Uno dei punti di forza della band sta nella sua storia: nati nel settembre del 2010 subito dopo pochissimi incontri, si propongono ad una Alternative Rock Night con brani completamente inediti, riscuotendo un piccolo ma meritatissimo successo. Entrare in sintonia, con queste tre splendide persone è facile ed immediato, cosa che poi si riflette sulla musica suonata dal trio ed incisa in questo cd.


Un prodotto musicale sicuramente entusiasmante e ricco di sfumature quello del Cervello di Jack. Pieno di rock maledetto. Fin dalla prima traccia "La crisi" si capisce che i ragazzi non scherzano e ci sparano addosso una mitragliata di riff. Groove profondi e ricchi di pathos. Le ritmiche sono scandite perfettamente dal batterista della band, Marco Alliegro che insieme ai suoi compagni d'avventura Cesare Mazzocchi (basso) e Stefano Resciniti (Chitarra e Voce) cantano della Crisi economica e non soltanto (anche quella sociale e morale) che ormai da anni sta portando all'esasperazione l'animo umano oltre che a quello del portafoglio. La successiva "Miele", titletrack del cd, richiama alla memoria il grunge anni 90. Quel grunge però lontano dalle telecamere e da MTV. Un grunge crudo, tagliente ed underground. Uno dei momenti musicali più interessante del album.

Ti scoperei se solo non fossi un sogno 


Ora cambiamo atmosfera: partiamo con "All'Amore". Un brano con un intro relativamente dolce, senza però nascondere il lato maledetto del brano, che dopo pochi secondi ci trascina in un vortice acido, pieno di distorsioni. Pieno di maledizioni.


Combatti lo stress con una manciata di pillole

Proseguiamo di qualche tracce e troviamo un altro momento musicalmente interessante. Questa volta il titolo è in inglese "Worm". Ma non facciamoci ingannare dal titolo: tutti i testi sono e rimangono in italiano. Una mossa sicuramente coraggiosa, soprattutto in questo brano, che non lascia molto spazio alla metrica e alla fonetica italiana. Stefano Resciniti però riesce perfettamente a rendere integrato il testo. Quasi fosse una corta poesia. Pochi versi ma che lasciano il segno.
Arriviamo ahimè, alla fine del cd e ascoltiamoci questa "Amore e Guerra" titolo certamente non dei più fantasiosi, ma che risuona nelle casse come testamento del cd. Un testamento artistico, di questo "Miele" che sicuramente rappresenta in questo momento uno dei migliori episodi underground della città di Brescia. Non ha l'aspirazione di essere il miglior album in circolazione, perchè non lo vuole essere. Ma vuole porsi come uno spaccato artistico di questa nuova generazione musicale, sempre più attenta a mescolare in maniera cosciente e preparata, distorsioni, groove e i tanti tipi di Rock che la storia ci ha regalato. Un punto di partenza per questa band? Noi crediamo che sia qualcosa di più. Crediamo sia un trampolino di lancio veramente interessante. Verso dove? Non si sa. Nessuno lo può sapere in questo periodo di vera decadenza musicale ed artistica.
Ma una cosa è certa: come dicono il Cervello di Jack in questo ultimo brano di "Miele":


Riempiremo i nostri vestiti di sogni (..)
Vestiremo i nostri pensieri di sogni





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